L’andamento del ballo in milonga, si svolge in senso antiorario, partendo dal bordo della pista.

In una milonga frequentata da molti ballerini, lo spazio in pista è solitamente ristretto e, poiché il tango è improvvisazione, non è facilmente prevedibile come la singole coppie interpreteranno il brano musicale che stanno ascoltando.

Di conseguenza, non potendo assolutamente prevedere cosa succederà alle spalle dell’uomo (che guidando, ha la responsabilità della coppia), costui deve assolutamente evitare di fare dei passi contromano, cioè nella direzione contraria al senso di ballo, o meglio gli eventuali passi indietro, andranno fatti possibilmente, verso il centro della pista e/o nella direzione di ballo.

Di regola, i ballerini più esperti dovrebbero occupare la parte più esterna della pista, che teoricamente consente maggior velocità.

In realtà, non è raro vedere dei tangueri (esperti e non), che si preoccupano esclusivamente del “proprio tango”, piuttosto che dell’armonia della pista, rasentando nel ballo più l’esibizione (magari perché “troppo rapiti” dall’emozione innescata dalla musica che ascoltano in quel momento), piuttosto che la passione del tango vera e propria.

Il linguaggio del corpo è prerogativa del tango e quindi, durante la durata del ballo, la coppia non comunica con le parole, le quali interromperebbero l’armonia che si forma in quel momento, dove la musica si trasforma in movimento.

Il momento più opportuno per poter parlare, va da dopo che è terminato il brano che compone la tanda, all’inizio di quello successivo, in cui magari brevemente ci si presenta al partner con cui si è ballato (se per esempio questo/a è la prima volta che lo/a si incontra), per poi riprendere nuovamente a ballare in silenzio, e così via fino alla fine della tanda stessa.

Di solito, al termine della tanda la coppia si scioglie, ma è comunque la donna a far capire all’uomo, se può continuare a ballare anche quella successiva.