Como dos extraños – Letra: José María Contursi – Música: Pedro Laurenz

Mi spaventó la solitudine
e la paura enorme di morire lontano da te…
Che voglia mi prese di piangere
sentendo in me
l’ironia della realtà!
ed il cuore mi supplicó
che ti cercassi e che ti dessi il mio amore…
Me lo chiedeva il cuore
e allora ti cercai
credendoti la mia salvezza…

Ed ora che sono di fronte a te
sembriamo, già vedi, due estranei…
Lezione che alla fine appresi:
come cambiano le cose gli anni!
Angoscia di sapere oramai morte
l’illusione e la fede…
Perdono se mi vedi lacrimare…
I ricordi mi hanno fatto male!

Impallidì la luce del sole
all’ascoltarti freddamente conversare…
Fu tanto diverso il nostro amore
e fa male constatare
che tutto, tutto è finito.
Che grande errore tornarti a vedere
per farmi strozzare il cuore!
Sono mille fantasmi, al tornare
burlandosi di me,
le ore di ciò che è morto ieri…

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VOLVERÁS… ¿PERO CUÁNDO? (vals)

Calandria che non canti più

dove hai fatto il tuo nido?

Il tuo trillo d’amore non rallegra più

I rami dell’espinillo.

I miei occhi piangono il tuo oblio

la mia solitudine ti chiama,

Calandria che non canti più

dove hai fatto il tuo nido?

Tornerai, tornerai

Laralay, singhiozzante,

Tornerai, tornerai

Laralay … Ma quando?

Alla ricerca del modo va

la luce del mio sentimento,

Le è stato detto che non canta più

sconfitto da un tormento.

Gli hanno detto quella sofferenza

ti fa male senza riposo,

Ecco perché, sempre alla ricerca va

la luce del mio sentimento.

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Fumando espero – Letra: Félix Garzo – Música: Juan Viladomat

Fumare è un piacere
geniale, sensuale.
Fumando, spero
l’uomo che amo,
dietro i cristalli
di finestre allegre.
Mentre fumo,
la mia vita non consumo
perché galleggiando il fumo
mi fa addormetare…
Stare sdraiati sulla chaise longue
sognare ed amare …
Vedo il mio amante
sollecito e galante,
sentire le sue labbra
che mi baciano con saggi baci,
e con lui flirtare
sentirsi crescere il desiderio
quando i suoi occhi vedo
assetati di passione.
Per questo stiamo cosí bene,
ed il mio fumare è un Eden.

Dammi il fumo dalla tua bocca.
Dai, in questo modo impazzisco.
Corri, voglio impazzire
di piacere,
sentendo quel calore
del fumo inebriante
che finisce di incendiare
la fiamma ardente dell’amore.

Il mio egiziano è speciale,
che odore, signore.
Dopo la battaglia
in cui l’amore esplode,
una sigaretta
è sempre un atterraggio
e anche se sembra
che il corpo languisce,
dopo che il sigaro cresce
la sua forza, il suo vigore.
L’ora di irrequietezza
con lui, non è crudele,
le sue spirali sono sogni celesti,
e formano nuvole
che così alla gloria sorga
e avvolto in esso,
la sua scintilla è una stella
ciò che appare, chiaro e bello
con abbagliamento rapido.
Per questo stiamo cosí bene,
ed il mio fumare è un Eden..

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