Quando credevi di averle viste tutte ai tuoi occhi viene regalato anche questo spettacolo.
La ballerina ariete utilizzata come arma da guerra per “abbattere” le coppie nemiche a colpi di boleos e taccate date in direzione contraria alla ronda per sbarrare la strada al nemico.
Questa storia va ogni oltre fantasia ed oltre ogni galateo.
Ebbene si. Fior fiori di ballerine vengono “utilizzate” in milonga ogni notte come arieti di sfondamento, come delle vere e proprie armi da guerra improprie che la frustrazione di un ballerino usa a suo piacimento contro un’altra coppia, colpevole di aver “leso la maestà territoriale” o semplicemente perché veniva “sfanalato dalla coppia di dietro” che invitava vista la lentezza ad occupare l’altra corsia.
A tale offesa l’offeso fa sue le frasi di un Diego Abatantuono d’annata e si trasformata, usando la fanciulla come un moderno ariete umano, in Attila il Flagello di Dio.
E pensare che quelle stesse dolci donzelle spendono ore ed ore di tempo in lezioni di tecnica femminile per poter migliorare la postura e costruire garbati adornos e figure del tango, quando invece, con ballerini del genere, avrebbero dovuto seguire corsi quali “come spezzare le caviglie al nemico” o “come usare il tacco come oggetto contundente” o “come scamparla all’Art. 610. (Violenza privata) del Codice penale”.
A volte accadano eventi che vanno oltre ogni immaginazione.
A fine serata ho parlato al gestore segnalando l’accaduto, nella speranza che sempre più spesso personaggi del genere vengano lasciati alla porta e nella speranza che sempre più le ballerine acquistino quella personalità necessaria per lasciare in pista tipi del genere e non prestarsi a fare da arma.